La “pillola blu” Viagra fa adepti anche tra i giovani

Viagra, una parola magica per quegli uomini che soffrono di disfunzione erettile. Oggi nel paniere delle "pastiglie dell'amore" sono arrivati altri nomi come Cialis e Levitra, tutti prodotti che, come il Viagra, devono essere assunti solo in caso di effettiva necessità e dopo aver consultato il medico.  La forte erotizzazione della nostra società e il martellante battage mediatico ha fatto sì che il Viagra, da rimedio per curare una patologia reale, sia diventato un mezzo per ottenere prestazioni sessuali straordinarie.

Nella sua strada verso il successo la pillola blu ha rotto gli argini della categoria anagrafica e della patologia per cui era stata pensata. Ora i consumatori non sono più solo uomini un po' in là con gli anni, desiderosi di vivere pienamente la sessualità, ma anche giovani timorosi di fare brutte figure con le ragazze.

Chi sono e perché lo fanno?

La domanda è d'obbligo. Come mai un prodotto come il Viagra, pensato per un target più che adulto finisce poi nelle mani di giovani ragazzi?

Non è andato a finire in un target completamente diverso. Direi piuttosto che si è allargato a dismisura e ha preso dentro una fascia di età piuttosto ampia e francamente esagerata. Io lo vedo con i giovani che vengono in studio, hanno dai 16 anni in su e usano questi farmaci per aumentare le proprie prestazioni

Fa una certa impressione sentir parlare di persone che già all’inizio delle loro vita sessuale vivono il Viagra come una necessità. I giovani che ha appena menzionato sono persone che non hanno ancora raggiunto il pieno sviluppo fisico e psicologico...

Sono ragazzi non ancora formati e alle prime armi. Invece di vivere la propria sessualità come elemento di gioco, piacere e benessere, nella realtà diventa un momento ansiogeno, una prestazione sportiva dove c'è un pubblico che giudica e dà un voto. Il fatto che la prestazione debba essere garantita non favorisce il feeling emotivo necessario nell'affrontare serenamente il rapporto sessuale.